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Il lupo, effettivamente, non è un animale domestico e non può essere considerato tale.
E' ormai provato che cane e lupo fanno parte della stessa specie, sebbene, a livello caratteriale, permangono netti punti di differenziazione.
Una delle tesi atte a spiegare le motivazioni per le quali il carattere del lupo sarebbe messo a repentaglio nelle selezioni, è legata alla convinzione che alcuni uomini possano ritenere il lupo un avversario in quanto esso è intelligente, astuto e capace di adattarsi a situazioni e condizioni diverse.
I lupi sono animali straordinari e sono senza dubbio tra i predatori di maggior successo conosciuti sul pianeta.
Inoltre, sono per natura molto legati tra loro emotivamente: creano e rafforzano i legami di affetto con atteggiamenti e comportamenti convenzionali legati al mantenimento della scala gerarchica. Questo consente loro di condurre una vita di branco in modo non violento.
Questa capacità di comunicare sensazioni e di affezionarsi, è l'eredità più importante trasmessa dal lupo al cane.
Il lupo comunica attraverso una serie di comportamenti convenzionali che nell'insieme danno vita ad un codice. A partire dalla sottomissione, attiva o passiva che sia, il linguaggio del corpo è in grado di comunicare paura, aggressività, gioco; a maggior ragione nei confronti dei cuccioli.
Non si parla solo di comunicazione ottica, tattile e olfattiva ma anche di quella acustica. L'uggiolio, lo sbuffo, il ringhio, l'urlo, lo sbattere i denti e per finire, l'ululato ne sono la prova.
LA GERARCHIA ED IL BRANCO
All'interno del branco vige una gerarchia molto rigida divisa su tre aree: quella maschile, quella femminile e quella fra i cuccioli.
La posizione del maschio alfa ricopre quella del leader del gruppo ed a parità di grado la femmina è sottoposta al maschio.
Nel branco la struttura familiare è fondata da una coppia e costituita dalle progenie di uno o più anni. Durante il ciclo riproduttivo la tensione all'interno è molto alta, ma viene soffocata con l'aggressione o la sottomissione dei contendenti.
La gravidanza che, come nel cane, dura circa 63 giorni, da alla luce lupi ciechi, sordi e ricoperti di foltissimo pelo che diventeranno i giovani del branco.
La figura del lupo, a testimonianza dell'interesse che destava nell'uomo, è presente in diversi racconti di un'epoca che fu, in cui l'affascinante e carismatico animale rivestiva la figura del protagonista. Nell'antica Roma non si può non pensare alla lupa di Romolo e Remo, la cui leggenda vuol dimostrare che la fondazione di Roma è avvenuta per discendenza del dio della guerra, Marte, che fu allevato da uno degli animali più forti e temuti, il lupo.
Per gli Indiani d'America il lupo viene riconosciuto come maestro interiore, che dopo un lungo vagare torna al suo branco per riferire delle sue osservazioni ed esperienze.